La costruzione della chiesa del Carmine e del convento annesso è di datazione incerta. La data 1150, segnata sul portale e sulla parete interna della sacrestia, è ritenuta da molti studiosi apocrifa. La nascita dei due plessi religiosi potrebbe, però, verosimilmente risalire al 1250-60, momento storico coincidente con l’arrivo in Sicilia dei Carmelitani, espulsi dalla Palestina in uguale periodo.
Dotato di 23 celle, il convento fu sottoposto a varie ristrutturazioni ed ampliamenti nel corso dei secoli, soprattutto dopo i danni causati dal terremoto del 1693, e quando venne requisito dal Regno d’Italia nel 1866, per diventare Caserma dei Carabinieri. In questa occasione scomparirono gli orti antistanti il Convento, allo scopo di essere trasformati nella pubblica piazza del Carmine, intitolata nel secolo successivo a Giacomo Matteotti. Il prospetto della facciata fu interamente rivisto in stile neorinascimentale-liberty. Trasferitasi l’Arma dei Carabinieri in altro luogo intorno al 2000, la struttura divenne sede del convitto dell’Istituto Professionale Alberghiero.
Successivamente sono stati pensati e progettati importanti lavori di restauro e consolidamento, che hanno portato a fortuiti rinvenimenti: un’abside della chiesa antecedente il terremoto del 1693; sul lato sinistro del chiostro, quattro finestre pertinenti la chiesa medievale e i resti di una decorazione a fascia con fiori in rosso, bruno, giallo, interrotta da monofore; al piano terra, alcune cappelle di età medievale. Il pavimento di un ambiente confinante con l’attigua ex Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Malta, sembrerebbe, per il suo disegno geometrico, quasi sicuramente appartenere ad una vecchia strada laterale al Convento stesso, inglobata in un secondo momento all’interno della struttura conventuale.
Al giorno d’oggi, l’edificio ospita importanti mostre di pittura ed eventi culturali.
Ragusa News.com, 24-03-2012
Bibliografia: Belgiorno F. L., Modica e le sue chiese, 2007, Ragusa, EdiARGO.